Una storia lunga 40 anni

23.02.2011 17:43

RADIO SAN PAOLINO: Si tratta della prima emittente radiofonica privata italiana, nasce infatti nel 1971 a Nola (Napoli) per iniziativa di Tony Napoletano e del tecnico Capezzuto. Trasmette in onde medie sui 98.500 4 ore al giorno musica folkoristica e canzoni napoletane. Lo studio è composto da una piastra, un vecchio registratore e un microfono da pochi soldi. La prima radio libera italiana diventa un caso nazionale tanto che la stampa si occupa dell’impresa. Nel 1973 cambia nome e diventa Radio Nola City.

RADIO NAPOLI PRIMA: Fm 101.800, per alcuni “Prima radio libera in Campania, quarta in Italia” (ma non è vero perché in Campania sono in corso le esperienze di Radio Onde San Paolino di Nola del 1971, Radio Nola City del 1973 e Radio X di Napoli del 1974; ed in Italia al maggio 1975 sono circa una ventina le emittenti trasmittenti), nasce nel maggio 1975 in via Cilea al Vomero fondata dal giornalista Rai Nicola Muccillo (già collaboratore nel 1968 del programma radiofonico “Per voi giovani” ed in seguito alla Radio Svizzera Italiana), Tony Ponticello (artista sperimentale, ideatore, realizzatore e anchorman di programmi radiofonici e televisivi),  Mario Franco (critico cinematografico), Armando Piazza, Arturo Morfino, Lucio Amelio, Valerio Caprara, Mino Argentieri e Lucio Seneca (giornalista e critico musicale). Gli studi di trasmissione ricavati nella casa del Muccillo. I primi programmi vengono diffusi da un vecchio valvolare di un aereo. Oltre la musica trasmette, informazione, dibattiti, cronaca, approfondimenti, cinema, teatro, arte e cultura. Gli amici improvvisano senza una scaletta e senza registrare nulla (oggi, infatti, non esiste alcuna testimonianza). Due notiziari al giorno, in collegamento con le redazioni di Paese Sera, Manifesto, Quotidiano dei lavoratori e Notizie Radicali. L’emittente è una delle prime voci libere partenopee che usa collegarsi via telefono con le redazioni dei quotidiani per commentare le notizie con i giornalisti di quelle testate. Per gli approfondimenti di varia umanità collabora con importanti istituti di cultura. L'emittente trasmette tutti i giorni dalle 12,30 alle 22 musica, rubriche varie, notiziari, spazi autogestiti. Fra i principali programmi del palinsesto sono seguitissimi MUSICA CLASSICA con G.Cesarini (tutti i giorni alle 14), SOCIETA' E DIRITTO a cura del giudice Fulvio Uccella (lunedì alle ore 15), FENOMENOLOGIA DELLA MUSICA di Gianni Biasi (lunedì e venerdì alle ore 20), VIAGGI a cura di Roberto Arciprete (venerdì ore 15), PSICOLOGIA a cura di Roberto M.Sansone (lunedì e venerdì alle ore 18), RUBRICA CINEMA con Armando Papa (martedì ore 18,30 e sabato ore 20,30). Tra i collaboratori annovera Renato Marengo, Lucio Seneca, Gianni Cesarini. Grande musica, grande gente, grande professionalità. La sperimentazione si sposta essenzialmente sul piano dei linguaggi. La radio è il luogo dell’approfondimento, della radiofonia colta. Una radio aperta a tutti, dai radicali agli stalinisti, dalle femministe ai disabili, ai militanti del Movimento sociale. Ma i tempi non sono ancora maturi. Per ben due volte in diretta viene posta sotto sequestro dall’Escopost tramite i Carabinieri “per interferenze con il segnale pubblico”. La radio riprende. Sposta i locali in via Falvo 20. Entrano: Massimo Dessy, Enzo De Stefano. Difficoltà di carattere economico decretano nel 1976 il passaggio a Geppy Rippa che la politicizza facendola diventare il  primo nucleo campano di Radio Radicale (Ruggero Righini).